Nuovo Bando della Regione Veneto: Contributi a Fondo Perduto per il Settore Ricettivo
Un nuovo bando promosso da La Regione Veneto è volto a sostenere le strutture ricettive locali con lo scopo di favorirne l’accessibilità, sostenibilità e digitalizzazione.
I soggetti beneficiari di questa iniziativa sono strutture alberghiere (alberghi, hotel, villaggi-albergo, ecc.), strutture ricettive all’aperto (villaggi turistici, campeggi), strutture ricettive complementari (case vacanze, unità abitative ammobiliate ad uso turistico, B&B, rifugi), Strutture ricettive in ambienti naturali.
L’obiettivo è di promuovere l’innovazione delle imprese del settore turistico-ricettivo, supportando l’accessibilità, lo sviluppo tecnologico, la transizione digitale ed ecologica, e l’innovazione dei servizi e dei prodotti ad esempio miglioramento della classe energetica degli edifici, sistemi di domotica).
Requisiti:
Le strutture devono essere ubicate su territorio della Regione Veneto, in comuni o aree turistiche e devono essere conformi alla legislazione turistica regionale, devono essere riconosciute come “Organizzazioni di Gestione della Destinazione” (OGD) dalla Regionee e devono aver adottato un “Destination Management Plan”.
Gli interventi ammissibili riguardano gli investimenti materiali per migliorare l’accessibilità, la transizione digitale e l’ecologia delle strutture ricettive. In particolare:
Il progetto deve essere completato e operativo entro 24 mesi dalla pubblicazione del decreto di concessione del sostegno.
Il periodo di ammissibilità delle spese e l’intensità del contributo dipendono dal regime di aiuto:
Avvio degli investimenti: Regime de minimis Dal 1° luglio 2024 – Regime di esenzione Giorno successivo alla presentazione della domanda
Sono previste le possibilità di:
La domanda di sostegno può essere presentata entro il 15 maggio 2025.
Il voucher è una nuova misura promossa da Invitalia e può essere utilizzato per sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese. La condizione è che può essere utilizzato per coprire le spese sostenute a fronte di prestazioni di consulenza specialistica. Queste devono essere svolte da una figura manageriale qualificata chiamata manager dell’innovazione, e deve essere in grado di implementare le tecnologie abilitanti (previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0) e di ammodernare gli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa.
Questo è lo schema per la distribuzione del contributo:
Il manager dell’innovazione, deve essere iscritta ad un apposito elenco istituito da Invitalia per essere inseriti con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi nella struttura organizzativa dell’impresa.
Per i termini e le modalità la presentazione delle domande di iscrizione all’elenco dei manager qualificati e delle società di consulenza,la procedura informatica di Invitalia aperta il 22 giugno teminerà il 5 settembre 2023.
il credito d’imposta riconosciuto per i nuovi investimenti effettuati dal 1° gennaio 2023 (non prenotati entro il 31 dicembre 2022 per i quali valgono altre aliquote), utilizzabile esclusivamente in compensazione, in 3 quote annuali di pari importo, a decorrere dall’anno di avvenuto investimento in beni strumentali, sarà calcolato come segue:
La Nuova Sabatini ha come obiettivo quello di sostenere le piccole e medie imprese produttive (comprese quelle che operano nei settori della ricettività e della ristorazione) nell’acquisto di beni strumentali e negli investimenti finalizzati alla crescita della propria produttività. I finanziamenti concessi, infatti, devono essere utilizzati per l’acquisto di:
Questa misura rifinanziata dalla Legge di Bilancio 2022, prevede risorse così ripartite:
La Nuova Sabatini Green ha come scopo quello di sostenere le aziende nell’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature, beni immateriali e beni di trasporto che soddisfano determinati criteri di sostenibilità ambientale. A partire dal 1° Gennaio 2023, le imprese produttive possono accedere a contributi maggiorati del 30% per l’attuazione di investimenti volti alla transizione ecologica.
Si tratta di una detrazione fiscale (IRPEF o IRES) del 65%, fino ad un massimo di 23.000€ (legge di bilancio 2021) per le spese sostenute a partire dal 6 ottobre 2021 per interventi di aumento del livello di efficientamento energetico degli edifici esistenti (riduzione fabbisogno energetico, miglioramento termico, installazione di pannelli solari, sostituzione impianti di climatizzazione invernale).
L’agevolazione copre l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi di Building Automation per il controllo da remoto di dispositivi multimediali (riscaldamento e climatizzazione).
Chi può beneficiarne
Il noleggio operativo è un contratto che permette al contraente di disporre di un bene utile all’esercizio della sua professione senza doverne acquisire la proprietà a fronte di un pagamento di un canone fisso periodico.
Contratto stipulato per il godimento di un bene per un determinato periodo di tempo al termine del quale è possibile restituirlo o sottoscrivere un nuovo contratto di noleggio per beni nuovi, oppure acquistare quelli utilizzati fino a quel momento versando il 3% del valore iniziale. Il contratto prevede obbligatoriamente un’assicurazione.
La differenza fondamentale tra Leasing e Noleggio Operativo è che mentre il Leasing è un contratto di finanziamento per l’acquisto di un bene a rate, il Noleggio Operativo è a tutti gli effetti un servizio e non un cespite.
Rispetto al leasing e all’acquisto, inoltre, un contratto di locazione operativa permette di ottenere diversi vantaggi aggiuntivi:
Possono adoperare il noleggio operativo tutte le aziende di qualsiasi natura giuridica, i possessori di Partita IVA, i professionisti iscritti all’albo.